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Volterra, 1971
Fin dai suoi primi saggi, lo scultore mostra di aver assimilato con dovizia la lezione dei grandi maestri del ‘900, con una particolare attenzione a Brancusi e Giacometti, non solo per le loro soluzioni formali, ma anche per le tematiche da loro affrontate. La deformazione delle figure, non annulla i caratteri essenziali delle raffinate fisionomie, ma ne sottolinea l’assolutezza formale: ogni particolare decorativo è eliminato e l’opera non è più un episodio di una narrazione, ma tende alla sintesi di oggetto e spazio, offrendo totemici volti stilizzati agli effetti unificanti della luce.
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Alessandro Marzetti
Volterra, 1971
Fin dai suoi primi saggi, lo scultore mostra di aver assimilato con dovizia la lezione dei grandi maestri del ‘900, con una particolare attenzione a Brancusi e Giacometti, non solo per le loro soluzioni formali, ma anche per le tematiche da loro affrontate. La deformazione delle figure, non annulla i caratteri essenziali delle raffinate fisionomie, ma ne sottolinea l’assolutezza formale: ogni particolare decorativo è eliminato e l’opera non è più un episodio di una narrazione, ma tende alla sintesi di oggetto e spazio, offrendo totemici volti stilizzati agli effetti unificanti della luce.
- Titolo: Fish
- Tecnica: Alabastro di Volterra
- Dimensioni: cm. H 32
- Anno: 2014